domenica 29 giugno 2008

L'imbarcadero di Capri

Ieri sono andato a Capri. Inutile scrivere di come l’isola sia fantastica e fuori da ogni possibile immaginazione sia la sua bellezza. Voglio piuttosto raccontare un episodio buffo che mi è accaduto appena sceso dall’aliscafo, nel porto di Marina Grande.

Il molo dove attraccano gli aliscafi, per chi non avesse avuto la fortuna di andare a Capri, è piccolo e stretto. Non sarebbe questo un problema se dagli aliscafi non scendessero, oltre alle persone, anche mezzi di grossa stazza, tra cui piccoli furgoni carichi di merce.

È così che, appena messo piede sul molo, e avviatomi verso l’isola lungo la stretta camminata mi sono imbattuto in un camioncino messo di traverso sulla banchina, con le ruote posteriori ancora sulla rampa del traghetto. Il malcapitato tentava disperatamente di fare manovra per scendere dall’imbarcazione, ma lo spazio era pochissimo.

Si è formata così una folla di turisti con valige e zainetti, in attesa che il camion passasse.





Sarà stato il carico di legname, la canicola, la folla che si era formata, ma a me è sembrato quasi di essere all’imbarcadero della Cable Santa Clara, nell'Habana Vieja.

venerdì 20 giugno 2008

Metti una sera a cena con Youtube

Stamane ho guardato per la prima volta il video-clip di Park and jeans dei Weezer’s. La canzone propone una parodia dei tormentoni di Youtube. L’ho trovato molto divertente. Ma mi ha anche fatto pensare.

Molti preannunciano una futura sostituzione della TV tradizionale generalista con la IPTV e la TV “a catalogo”, anche detta on demand. In sostanza, dico io brutalmente, ma per evitare di menare il can per l’aia, Youtube o qualcosa del genere dovrebbe rimpiazzare la televisione nel prossimo futuro.

Ho provato ad immaginare cosa averrebbe in una futuristica famiglia italiana che, durante la cena, si sintonizza su Youtube per scegliere qualcosa da guardare.

Il capofamiglia prende la piccola tastierina che fa da telecomando, e digita le parole appena scelte dopo un breve sondaggio familiare: “divertente”. È la serata giusta per farsi quattro risate, dopo mille impegni.

Bene, il primo video offerto con la chiave di ricerca “divertente” mostra uno che fa le moltiplicazioni disegnando delle reti con una matita. Contando poi i nodi viene fuori il risultato. Il video dura due minuti e mezzo, ma dopo i primi trenta secondi il nonno già è nella fase R.E.M.

Allora, si decide di andare a vedere tra i video correlati, in basso a destra, se c’è qualcosa di meglio. Ottimo. Al secondo posto il video si intitola: “video divertente il ragazzo si fa le seghe e la nonna...”. Scattano i colpi di tosse imbarazzati della madre, alla quale per poco non cade la parmigiana di melanzane dalle mani per il sussulto.

Ok, diamo un’altra occhiata ai video correlati. Oltre agli espliciti “faccio pompini gratis!!! hehehehehehe!! !!!!” e “ LA NONNA ZOZZONA” (video non porno, ma comunque sconvenienti da guardare insieme ai bambini di otto e dodici anni), in cima si trova un video dallo strano titolo, quasi criptico: “LA NONNA”, mah, proviamo.

Al padre salta il quinto by-pass insieme ad un fagiolo del minestrone, ma dalle narici, quando una vecchia decrepita si alza la gonna e, senza mutande, si schiaffeggia quello che resta di un’antica vagina.

Dopo il massaggio cardiaco, i figli riprendono il telecomando. Il più grande, 21 anni, opta per un po’ di sano sport, anche per riprendersi dai traumi subiti pochi minuti prima.

Digita quindi “Sport”. Il primo video si intitola “Video Divertenti Nello Sport by Andrea10”, niente di male, direte voi, se non consideriamo il fatto che nel titolo c’è anche la parola "divertenti". Di conseguenza tutti i video correlati sono più o meno quelli di prima, in cima quello di un omone nudo di cui nemmeno ricordo il titolo (non l’ho memorizzato perché non ce la facevo a soffermare gli occhi in quello zona del monitor.

Basta!! Esclama la madre. Ora decido io! E digita la parola” fiction” per cercare un film o qualcosa del genere. Solo che il popolo della rete conosce solo una fiction, quella Pulp di Tarantino. I primi dieci video sono spezzoni più o meno originali del film.

Ultima spiaggia. La mamma lava i piatti e si mette un cartone per il piccolo Luigi. Digitiamo “cartone”. Metto in ordine i risultati per farvi sentire empaticamente la depressione cronica che soggiunge nel proprio Luigino:

  1. “Francesco Renga – Ferro e cartone”, il video clip di Francesco Renga, che sarà anche un signor cantautore ma non era quello che cercavamo.
  2. Siamo fatti così ita videosigla cartoni”, la sigla di Siamo fatti così, Luigino comincia ad avere bisogno di eroina.
  3. Cartoni Animati sigla "L'incantevole Creamy" italian opening”, qualcuno ha bisogno che commenti?

Il quarto risultato è un video che spiega come si fanno le cornici di cartone.

Siamo al colmo. Il padre prende tutti, moglie compresa, e li manda a letto inviperito. La sala da pranzo si svuota. Tutti si avviano mesti alle camere da letto mentre il padre mormora che il giorno dopo andrà a riattaccare quella vecchia antenna per riprendere il segnale via etere.

Al ché si desta il nonno, che era rimasto a sonnecchiare lì in poltrona. Si guarda in giro, si avvicina alla videostation e tira fuori dalla giacca una chiavetta USB. La mette nella porta e si scarica un video: quello della vecchina che si alza la gonna!!

Beh, almeno qualcuno Youtube lo ha accontentato.

Vi assicuro che ho percorso personalmente questa trafila di video su Youtube. Potete provare a farlo anche voi, se non ci credete. La conclusione che traggo è questa: o la IPTV deve cambiare radicalmente registro, oppure le previsioni sulla fine della TV generalista sono delle grandi bufale.

Sono per tutte e due le ipotesi!

mercoledì 4 giugno 2008

Incurabili parcheggiatori


In questi giorni c'è chi sta pensando che forse sarebbe stato meglio nascere in un altro posto che Napoli. Cosa dovrei dire io allora?
Ieri sono andato a sbrigare delle commissioni nell'Ospedale degli Incurabili, Napoli, nosocomio in cui ebbi i miei natali. Guardare le foto per comprendere lo spettacolo che mi si è aperto davanti agli occhi.






Un groviglio di auto parcheggiate in modo tale da ostruire il passaggio carrabile dell'ambulanza!!
Quei varchi che si vedono nelle foto sono infatti le uscite del parcheggio delle ambulanze.
Dal sito www.staibene.it leggo che "In caso di infarto, raggiungere un ospedale entro le prime due ore può salvarci la vita". Bene, calcolando che per trovare il prorpietario di un'auto in sosta possiamo impiegare dai cinque ai quindici minuti, faccio un calcolo semplice:
Un'infartuato che chiama gli Incurabili ha tra il 4 ed il 12% in meno di possibilità di sopravvivere a causa delle auto parcheggiate davanti all'ambulanza.
Ad onor del vero una sola uscita era semi-libera (nel senso che era stato lasciato lo spazio per far passare appena un veicolo), ma con qualche manovra!
Non aggiungo altro.