martedì 15 luglio 2008

Cruciani Giuseppe, un grande giornalista


Ecco una buona missione per un Giannizzero. Parlare bene di uno dei pochi giornalisti italiani con la schiena dritta: Giuseppe Cruciani.
Giornalista ostico e di non facile lettura, complessamente semplificatore nelle sue idee ma trasparente nel testimoniarle. Cruciani conduce La Zanzara dal lunedì al venerdì alle 19:15 su Radio24. Non nascondo di adorare Radio24, un'emittente moderna, indipendente, che propone un'informazione precisa e pragmatica. Cruciani è l'emblema di questo pragmatismo che farebbe impallidire i migliori giornalisti della tradizione anglosassone.
Sempre sui fatti, interagisce con il pubblico che chiama da casa nel modo più rispettoso possibile e cioè intavolando un discorso aperto, anche duro, a tratti. Io mi trovo molto con le sue idee disincantate e realiste sulla politica e l'economia, con il suo benaltrismo positivo che sfronda la cronaca delle cose più inutili.
Profondamente democratico, propone il proprio pensiero senza compromessi. Intervista spesso Giampaolo Pansa e Franco De Benedetti, personaggi che per me esprimono idee di grande valore.
Insomma, elogio a Cruciani, giornalista che non vuole piacere, raro esemplare, tra i mezzi busti televisivi, i "bella voce" radiofonici e gli allineati della stampa.

Ottaviano Del Turco in isolamento

Negli stessi giorni in cui si apprende che la misura del 41 bis, carcere duro per reati di mafia, è stata revocata a 37 reclusi, e che il 6% dei padrini ne rimarrà fuori, compresi il killer di Dalla Chiesa e gli uomini delle stragi, arriva come un tuono la notizia che ad Ottaviano Del Turco, il presidente dell'Abbruzzo arrestato per tangenti nella sanità, saranno inflitti tre giorni di totale isolamento e sorveglianza a vista.
L'ago della bilancia della giustizia sta diventando un ferro da lana, anzi no, un lampione, tanto che pesa!

lunedì 14 luglio 2008

Nella monnezza


Ancora una volta sono stato attratto, mentre giravo per Napoli, dall'idea di fotografare composizioni strane di spazzatura.
Ieri ho visto questo sanitario per strada con dentro una sorta di schedona di tranistor vari. Secondo me questa composizione spontanea la dice lunga sui rischi della società della tecnologia, fuori da ogni retorica spicciola.

martedì 8 luglio 2008

Gigi D'Alessio fischiato al concerto di Pino Daniele

Ho visto in TV il fantastico concerto di Pino Daniele per l'apertura del tour Vaimò 2008 a Piazza del Plebiscito.
Lo hanno definito "L'inizio di una rivoluzione buona".
Forse per questo Gigi D'Alessio, intervenuto per partecipare in alcune canzoni (Napule è e O' Scarrafone) è stato subbissato di fischi ed inviti a lasciare la scena. I fischi a D'Alessio sono fischi ad una rappresentazione di Napoli che ai napoletani comincia a stare stretta: le canzonette, il gossip, le botte ai fotografi, le infrazioni gravissime al codice della strada.
Non voglio giudicare D'Alessio in quanto uomo, cerco solo di interpretare un fenomeno clamoroso. Fischiando D'Alessio, la piazza ha fischiato la Napoli che non piace e che vuole mettersi alle spalle.
Detto ciò, a mio giudizio, anche se non gradisco la musica di D'Alessio, ho trovato i fischi molto maleducati. Ma quale rivoluzione che si rispetti chiede il permesso prima di entrare? Che sia la volta buona? Speriamo!

domenica 6 luglio 2008

Mettiamoci a difendere Bush, da Bloggers!


Fino ad oggi gli articoli che ha postato “Lo Giannizzero” non sono stati in linea con il sottotitolo di questo spazio web. “Difende l’indifendibile”, recita il trafiletto sotto il titolo. E invece ci ho dato giù pesante attaccando intorno a qualcosa che non mi andava.

Con questo articolo mi voglio rifare un pochino rientrando nelle aspettative dei lettori. Voglio difendere il vecchio Gorge Bush, il quale puntualmente sputa veleno e minacce sul governo iraniano di Mahmoud Ahmadinejad. Come dargli torto? Soprattutto noi partecipanti della Rete, tanto riempiti del suo potenziale democratico e tanto gelosi della nostra libertà telematica.

Soprattutto noi, come possiamo dare torto a Bush, quando leggiamo che il Parlamento di Teheran ha discusso un disegno di legge che punta a “punire” i disturbi alla sicurezza mentale della società e che ha come obiettivo primario, quello dell’eliminazione (fisica) dei bloggers?

Il testo annovera, infatti, tra i reati punibili con la morte, “establishing websites and weblogs promoting corruption, prostitution and apostasy,”.

Fino ad ora Teheran si era limitata, bontà sua, a mettere in cella decine di bloggers. Se passerà questo disegno di legge, allora i bloggers saranno direttamente giustiziati.

A quando un filmetto pseudo-denuncia di Michael Moore?