giovedì 25 settembre 2008

Care aziende, è ora di imparare ad usare Internet!

Un bambino autistico è stato indegnamente maltrattato in un centro Carrefour ad Assago, la mamma ha scritto una mail dove raccontava l'accaduto e l'ha pubblicata sul suo blog, Blackcat.
La mail si è diffusa a macchia d'olio ed è scattata così una figuraccia colossale ed un danno d'immagine bello grosso per la società della grande distribuzione. Ma volete capirlo che oggi un singolo consumatore è in grado di farvi i danni che prima poteva farvi solo un giornalista di una grande testata?

martedì 23 settembre 2008

lunedì 22 settembre 2008

Democratici e razzisti.

Secondo Conchita Sannino, giornalista di Repubblica, i sei africani uccisi a Castelvolturno il 19 settembre erano connazionali delle persone che, il giorno dopo, hanno inscenato una rivolta contro la camorra e lo stato che non li difende:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/09/20/immigrati-in-rivolta-dopo-la-strage-della.html

L'articolo è stato ripreso sul sito del Partito Democratico che, per la sua natura pluralista e mutliculturale, dovrebbe stare attento a questo tipo di strafalcioni:


http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=59445


Bene, per la Sannino gli africani sono tutti connazionali, magari i neri sono tutti connazionali, come quelli con gli occhi a mandorla, d'altronde. Niente razzismo, per l'amor di Dio, sono certo sia solo una distrazione.

A Castelvolturno gli immigrati si ribellano allo stato, ma anche alla camorra

Dico subito che la rivolta degli immigrati di Castelvolturno, in seguito alla strage dei sei africani per mano della camorra, ha avuto dell'incivile ed è stigmatizzabile nei suoi risvolti.
Il punto per me è un altro, gli immigrati hanno avuto la prontezza ed il coraggio di fare in 24 ore quello che noi campani non riusciamo a fare da trent'anni: scendere in strada e pronunciare un NO violento ed inequivocabile ai soprusi della camorra.
Onore a delle persone che persone non sono, anonime, si muovono come zombie senza nome e permesso di soggiorno, in terre che mi fanno venire il mal di pancia al solo pensarle, tanta la desolazione che le caratterizza.

sabato 20 settembre 2008

Ciccillo!

Totò quando brindava diceva "ciccillo!"; l'urlo a calici alzati dei piltoi ANPAC alla notizia del fallimento della trattativa CAI è stato: "A l'Italia!".
Mi sa che i piloti sono addirittura più comici del Principe della risata.

venerdì 19 settembre 2008

La leggenda della ragazza che difese Berlusconi


Una storia di quelle che si raccontano nei film. Un "semplice" avvocato d'ufficio di 28 anni viene improvvisamente chiamato a difendere niente poco di meno che Silvio Berlusconi; nel processo dei processi, il cliente dei clienti.
La persona in questione è Chiara Zardi, di cui Repubblica riporta la storia sorprendente:

"Quando ho ricevuto la chiamata del call center pensavo che mi stessero facendo uno scherzo. Ma poi...". Sorride e sembra ancora incredula Chiara Zardi, l'avvocatessa di appena 28 anni che, per un'ora o poco più, ha sostenuto la difesa di Silvio Berlusconi nel processo milanese che vede il premier e David Mills accusati di corruzione in atti giudiziari. Vista l'impossibilità da parte degli avvocati Ghedini e Longo ad essere in aula, l'avvocato Zardi è stata rintracciata tramite il call-center degli avvocati d'ufficio."C'è da difendere un cliente un pò particolare", le è stato detto. Ventotto anni, legale dell'"Assoutenti", capelli lunghi e frangetta, viso da ragazzina, la Zardi, scusandosi perchè non aveva con sè la toga, si è presentata in aula in tailleur nero e ha fatto l'unica cosa che poteva fare: chiedere dei termini a difesa per esaminare la situazione

Chiara lavora in uno studio milanese ed il caso più importante che ha affrontato finora è stato quello relativo ad una presenza di amianto in un condominio.
Nel processo Mills non avrà giocato un ruolo di grandissimo rilievo, ma per quanto mi riguarda, è nata una stella.

lunedì 15 settembre 2008

Il Pizzafest snobbato dalle grandi pizzerie napoletane

In questi giorni mi è capitata tra le mani la striscetta del programma del Pizzafest e sono rimasto non poco sconcertato. Per chi non lo conoscesse il Pizzafest è una manifestazione che si tiene da qualche anno a Napoli ed accoglie, tra spettacoli e concerti, gli stand dei migliori pizzaioli della città. O meglio, forse un tempo era così (ammesso che lo fosse mai stato, non ricordo i programmi degli anni passati), ma non certo quest'anno.
Tra le pizzerie ospitate, che non nominerò per una questione di rispetto, non figura nessuna di quelle dieci-venti pizzerie che mi vengono in mente se voglio pensare ad una grande pizzeria napoletana: Lombardi, Sorbillo, Il Presidente, Trianon, Da Michele, La Notizia, Starita, Don Salvatore, Brandi, Mattozzi, Rosiello, etc etc. nessuna di qeueste ha prenotato uno stand al Pizzafest.
Non si alza il livello della manifestazione quando si va a vedere il parterre di ospiti, tra cui figura una serie di Dj sconosciuti al grande pubblico, accompagnati da Gigi Finizio e Maria Nazionale.
A questo punto temo un flop di visitatori ma, soprattutto, mi chiedo a cosa serve mandare avanti stancamente una manifestazione che vuole proporre il prodotto di punta della città senza farlo con i nomi più noti del settore.

giovedì 4 settembre 2008

Cartolina dal Maschio Angioino, Napoli




Chi non conosce il Maschio Angioino, scenografia splendida di mille cartoline napoletane? Pare che lo stesso Giotto vi dipinse degli affreschi ormai andati perduti. Ma le opere del Sommo non sono l'unica cosa perduta dal Monumento Nazionale che domina la Piazza del Municipio. Gli fa buona compagnia anche il decoro.
Guardate queste foto scattate ieri (giovedì 4 settembre 2008).








La prima foto è stata scatta dall'accesso al parcheggio di Via Acton, praticamente il parcheggio più vicino al centro commerciale di Via Roma. In sostanza si tratta del primo impatto con la città per chi vuole parcheggiare e fare un pò di shopping. Senza contare che quello è il fossato dove sono avvenute note vicende storiche come il tragico epilogo della Congiura dei Baroni, i quali furono dati in pasto ai coccodrilli proprio in quel fossato. Le mura sulle quali poggia la spazzatura sono le mura del Maschio Angioino.

La seconda è stata scatta a dieci metri dall'accesso principale al castello