martedì 28 luglio 2009

l'algoritmo del meridionalista contemporaneo

Ieri sera alla Zanzara di Giuseppe Cruciani, su Radio24, ascoltavo una breve descrizione del tipico comportamento dell'amministratore meridionale nei confronti del ì governo centrale. Riassumo brevemente in cinque fasi:

1.L'amministratore meridionale spende oltre le proprie risorse, utilizzando il decifit per crearsi consenso.
2.A fine mandato, l'ammistratore meridionale si ritrova senza soldi, anzi, pieno di debiti, ma con una buona base di consensi.
3.L'amministratore meridionale quindi, al fine di ricevere altre risorse dal governo centrale, sfodera la questione meridionale.
4.Il governo centrale, per paura di perdere voti accontenta l'amministratore meridionale, predisponendo nuovi fondi.
5.L'amministratore meridionale ha di nuovo la possibilità di sperperare.

Un ciclo semplice semplice che può fungere come manuale per le nuove leve politiche del sud, anche se se presenta un lieve problemino di medio/lungo termine: non appena gli elettori si accorgono che i miliardi sono stati spesi a pioggia senza alcuna progettazione strutturale, il consenso cola a picco (vedi Bassolino & co.). Tuttavia, almeno per una quindicina d'anni (quanto dovrebbe durare in media una carriera politica), il successo della strategia è garantito, provare per credere.

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