martedì 28 luglio 2009

l'algoritmo del meridionalista contemporaneo

Ieri sera alla Zanzara di Giuseppe Cruciani, su Radio24, ascoltavo una breve descrizione del tipico comportamento dell'amministratore meridionale nei confronti del ì governo centrale. Riassumo brevemente in cinque fasi:

1.L'amministratore meridionale spende oltre le proprie risorse, utilizzando il decifit per crearsi consenso.
2.A fine mandato, l'ammistratore meridionale si ritrova senza soldi, anzi, pieno di debiti, ma con una buona base di consensi.
3.L'amministratore meridionale quindi, al fine di ricevere altre risorse dal governo centrale, sfodera la questione meridionale.
4.Il governo centrale, per paura di perdere voti accontenta l'amministratore meridionale, predisponendo nuovi fondi.
5.L'amministratore meridionale ha di nuovo la possibilità di sperperare.

Un ciclo semplice semplice che può fungere come manuale per le nuove leve politiche del sud, anche se se presenta un lieve problemino di medio/lungo termine: non appena gli elettori si accorgono che i miliardi sono stati spesi a pioggia senza alcuna progettazione strutturale, il consenso cola a picco (vedi Bassolino & co.). Tuttavia, almeno per una quindicina d'anni (quanto dovrebbe durare in media una carriera politica), il successo della strategia è garantito, provare per credere.

lunedì 27 luglio 2009

Brand e Social Media: un ranking mondiale

EngagementDB ha stilato la classifica dei brand più efficienti nell'utilizzo dei social media. Da questa breve indagine di charlene li risulta che Starbucks, con 127 punti, sia il brand più avvezzo all'utilizzo/presenza su gruppi di discussione, social network e community.

ecco la top ten:

1. Starbucks (127)
2. Dell (123)
3. eBay (115)
4. Google (105)
5. Microsoft (103)
6. Thomson Reuters (101)
7. Nike (100)
8. Amazon (88)
9. SAP (86)
10. Tie – Yahoo!/Intel (85)

La cosa interessante di questo studio è che esso propone una correlazione tra il social media engagement e la crescita del profitto. I brand con punteggio più alto, infatti, sono anche quelli che hanno visto una crescita media delle revenue pari al 6% negli utlimi 12 mesi.
Tuttavia sono daccordo con Charlene Li quando dubita che ci sia un rapporto causale tra il forte engagement nei social media e la crescita di profitto, ma sostiene che in realtà le aziende più profittevoli, quindi quelle più efficienti, sono poi quelle che investono in innovazioni di comunicazione e quindi nei social media.