Fino ad oggi gli articoli che ha postato “Lo Giannizzero” non sono stati in linea con il sottotitolo di questo spazio web. “Difende l’indifendibile”, recita il trafiletto sotto il titolo. E invece ci ho dato giù pesante attaccando intorno a qualcosa che non mi andava.
Con questo articolo mi voglio rifare un pochino rientrando nelle aspettative dei lettori. Voglio difendere il vecchio Gorge Bush, il quale puntualmente sputa veleno e minacce sul governo iraniano di Mahmoud Ahmadinejad. Come dargli torto? Soprattutto noi partecipanti della Rete, tanto riempiti del suo potenziale democratico e tanto gelosi della nostra libertà telematica.
Soprattutto noi, come possiamo dare torto a Bush, quando leggiamo che il Parlamento di Teheran ha discusso un disegno di legge che punta a “punire” i disturbi alla sicurezza mentale della società e che ha come obiettivo primario, quello dell’eliminazione (fisica) dei bloggers?
Il testo annovera, infatti, tra i reati punibili con la morte, “establishing websites and weblogs promoting corruption, prostitution and apostasy,”.
Fino ad ora Teheran si era limitata, bontà sua, a mettere in cella decine di bloggers. Se passerà questo disegno di legge, allora i bloggers saranno direttamente giustiziati.
A quando un filmetto pseudo-denuncia di Michael Moore?
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