Se un tempo la spaccatura tra le direzioni marketing e quelle commerciali all'interno delle organizzazioni aziendali con un minimo di struttura pareva essere uno dei principali argomenti di discussione tra gli studiosi, oggi questa spaccatura si presenta come una faglia irreparabile.
Il commerciale vede le cose in modo più semplificato, ma non per questo meno sofisticato, del marketing. Mentre infatti quest'ultimo individua alcune tipologie di attività che portano benefici di lungo termine e che nell'immediato si presentano come mere voci di costo senza ritorni immediati, il commerciale, dal canto suo deve fare i conti con budget e previsioni di vendita sempre più stringenti.
Nell'era del societing, delle attività di relazioni e comunicazione dell'azienda volte semplicemente e creare e tessere ambienti interattivi da cui trarre risorse e margini di espansione e proliferazione, questa distanza di vedute tra il commerciale ed il marketing si fa drammatica, dando luogo a vere e proprie battaglia di fazione che, quasi sempre, vedono il commerciale avere la meglio.
Da questa tendenza che mi sembra simile al noto meccanismo della tettonica a zolle, secondo il quale le grosse placche terrestri si spostano lentamente e, in alcuni casi, si allontanano altrettanto lentamente e inesorabilmente, nascono una serie di condizioni favorevoli ad un terzo in causa: le divisioni comunicazione e pubbliche relazioni.
Tutto il peso del societing si sposta infatti dal marketing, sempre più fagocitato nelle sue più strette funzioni di vendita dalla direzione commerciale, alla comunicazione, la quale, dalla parte sua, si è è appropriata di una serie di strumenti che il marketing farebbe fatica a maneggiare
Il risultato di questo movimento geomorfologico che vede allontanarsi via via il commerciale ed il marketing, delineerà forse la scomparsa del secondo? Io temo di si.
Per il momento il marketing resta sempre più spesso un isoletta dispersa e sempre più sola, tra chi è impegnato a vendere in tempi di crisi (commerciale) e chi sta preparando il terreno per una dimensione aziendale diversa e più adatta alle sfide della post-economia (comunicazione).
Per chiudere vi pongo una domanda che è piuttosto una provocazione: Winikinomics è comunicazione e pubbliche relazioni intrecciate alle vendite o è marketing? La risposta condizionerà il vostro livello di apprezzamento di questo articolo.
mercoledì 10 giugno 2009
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