martedì 4 novembre 2008

Chi ha paura del Google cattivo?

Via MyMarketing.Net

E’ notizia di questi giorni che Google, nello scorso mese di agosto, ha ulteriormente consolidato la propria posizione predominante tra i motori di ricerca USA, con una quota di mercato pari al 63%, mentre la seconda posizione di Yahoo! si è ulteriormente indebolita, scendendo sotto il 20%.

Questa notizia, unita a quella dell’accordo concluso circa tre mesi fa tra Google e Yahoo! (salutato da molti profeti un po’ troppo avventati del web, come un’altra tappa del luminoso futuro che ci attende), non può che preoccupare sempre di più i maggiori competitors del primo motore di ricerca mondiale, ma anche molti altri protagonisti della rete. Tuttavia, a quanto pare, l’intesa stipulata tra i due colossi potrebbe presto finire sotto la lente dell’antitrust USA, con la possibilità che presto, anche quella europea, possa decidere di esaminare la questione.
L’accordo di cui sopra, permetterebbe, infatti, a Google di controllare probabilmente molto più dell’80% della pubblicità online a stelle e strisce. Già oggi il motore di ricerca di Mountain View ne controlla una cospicua parte, soprattutto per quello che riguarda la pubblicità attuata tramite link evidenziati tra i risultati delle ricerche online effettuate dagli utenti.
E’ evidente come il raggiungimento di una così ampia fetta del mercato pubblicitario web da parte di un singolo soggetto, non può essere una buona notizia per tutti gli altri operatori della rete (e forse alla lunga neanche per gli utenti), visto che tutti, chi più chi meno, traggono dal sempre più fiorente mercato della pubblicità online, parte dei propri ricavi.
I monopoli, in questo come in molti altri ambiti, sarebbero sempre da evitarsi, come ben sappiamo noi italiani, anche quando il monopolista sembra tanto buono, simpatico, intelligente e ‘web-oriented’.

Ernesto Maschilla

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