martedì 4 novembre 2008

Troppo miele su Obama

Dal Blog di Marcello Foa

La stampa europea da nove mesi fa il tifo per Obama, quella italiana ancor di più (con qualche eccezione): è estasiata. Obama è perfetto, Obama è imbattibile, Obama sarà un superpresidente. Purtroppo anche la stampa americana sta dando una pessima prova di sè. Dico purtroppo perchè vedo i media oscillare tra i due estremi: fino a un paio di anni fa si sono fatti abbindolare con sconcertante facilità dagli spin doctor di Bush, ora eccedono in senso opposto e tirano la volata al candidato democratico. Senza ammettere la propria partigianeria ovviamente.

Due pesi e due misure: con John McCain sono stati severissimi, con Sarah Palin spietati, mentre a Barack Obama hanno perdonato tutto e hanno sorvolato volentieri sulle numerose gaffe di Joe Biden.

Negli ultimi giorni il tifo è diventato palese. Il Los Angeles Times è entrato in posseso di un video in cui si vede Obama mentre brinda all’onore di un ex dirigente dell’Olp in una serata in cui alcuni palestinesi accusano Israel edi terrorismo, ma il quotidiano rifiuta di pubblicarlo. Eppure nessuno dice nulla, nessuno protesta, nessuno si indigna.

I magistrati in Florida hanno appurato che gli attivisti del movimento progressista Acorn hanno registrato illegalmente diverse migliaia di elettori. Anche in questo caso silenzio.

Il sito Drudge Report ha scoperto un’intervista radiofonia del 2001 in cui Obama critica la Corte Suprema e rivendica le virtù della redistribuzione della ricchezza, ma i grandi media l’hanno ignorata.

Qualunque velina del partito democratico viene ripresa con entusiasmo. L’altro giorno lo staff di Obama ha annunciato un discorso storico, concludente, il colpo del Ko. In realtà ha ripetuto gli soliti slogan, ma la stragrande maggioranza dei media l’ha assecondato. Gli affondi di McCain invece sono stati relativizzati, sminuiti. E via su questo tono.

Se Obama verrà eletto, il merito sarà in parte della stampa americana cosiddetta indipendente, che ha volontariamente abdicato ai principi di oggettività. Tra gli urrah di quella europea…

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